Qualche giorno fa, arrivando in apiario, mi sono trovato di fronte ad una strana situazione.
Una bella manciata di api aveva sciamato subito fuori dalla propria cassetta, e si era insediata nello spazio che c’era fra due arnie dell’apiario.
Il giorno stesso, non sapendo bene come interpretare la cosa, ho deciso di lasciarle lì per vedere cosa avrebbero combinato.
Il giorno seguente le api erano ancora lì ammassate, ed il maltempo si stava avvicinando, così ho deciso di catturarle, ed inserirle provvisoriamente in un’arnietta portasciami in polistirolo.

Le api erano si erano ammucchiate riempiendo l’intercapedine fra un’arnia e l’altra.
Il cielo lasciava presagire un bell’acquazzone, così sono stato costretto a lavorare in fretta.
Idealmente nel vocabolario apistico la parola fretta non dovrebbe esistere, ma considerando la situazione ho dovuto fare il possibile per non lasciare lo sciame in balìa dell’acquazzone che di lì a poco sarebbe arrivato. Come recitava la pubblicità di una nota marca di liquori, “quell’antico vaso andava portato in salvo!”.

Le api si erano ammucchiate, riempiendo l’intercapedine fra un arnia e l’altra.
Data la posizione, e soprattutto la fretta, il recupero è stato un po’ difficoltoso, ma alla fine pare sia andato tutto a buon fine.

Fra le due arnie è possibile notare gli abbozzi di cera bianchissima che le api avevano iniziato a costruire.
L’arnia dalla quale è partito lo sciame sembra stia procedendo con vigore nel suo sviluppo; ispezionando i telaini ho notato infatti una fortissima importazione di polline dai colori più vari.
Purtroppo le foto non rendono l’idea dei colori reali, ma è stato davvero un piacere per gli occhi!

Le cellette centrali sono state riempite con polline dai colori più vari: rosso, arancione, nero, giallo e perfino rosa.
L’altro giorno ho ultimato la preparazione sperimentale di un impregnante alla propoli, che ho poi utilizzato per proteggere un’arnia nuova che avevo acquistato tempo fa. Prossimamente pubblicherò un nuovo post con qualche foto in merito, indicando gli ingredienti necessari per “propolizzare” l’arnia in modalità “low cost”.
Apprezzerei molto vostri commenti e domande su questo articolo! Usate il box dedicato ai commenti per farmi sapere cosa ne pensate. Iscrivetevi al blog o alle nostre pagine Facebook, Twitter, YouTube ed Instagram per avere sempre aggiornamenti in tempo reale!
A presto!
Luca
fruttasdibosco
Come hai fatto a fare la vernice alla propoli e quali sono i vantaggi? Non ne ho mai sentito parlare ò-ò Maa se il polline che ti portavano è di mille colori poi dopo ti verà un miele millefiori? E come fai a sapere se le api sono davvero le tue o se sono provenienti da qualcun altro? p.s scusa le mille domende :’)
api101
Ciao! Hai detto bene, il miele che le mie api stanno producendo è proprio un millefiori. Quest’anno purtroppo il clima è stato molto balordo per cui la fioritura dell’acacia è andata persa.
Essendo per me il primo anno di attività avrei avuto comunque problemi a produrne, per vari motivi.
Mi ritengo comunque più che soddisfatto del millefiori che sta venendo fuori e che ho già avuto il privilegio di assaggiare.
Riguardo al come faccio a sapere se le api sono mie o di qualcun altro: solitamente quando le api sciamano è facile accorgersene perché aprendo l’arnia quando si va a fare un’ispezione si nota che più della metà delle api se ne sono andate. Generalmente poi lo sciame si va a posare non tanto distante dall’arnia di origine perché la regina, non essendo abituata al volo, appena esce ha bisogno di appoggiarsi e riposare mentre le esploratrici partono alla ricerca della nuova casa.
Per quanto riguarda le info in merito alla vernice alla propoli, ti faccio attendere ancora qualche giorno perché sto finendo di preparare un articolo in merito, ti dico solo che sia il colore naturale che l’odore mi hanno convinto a produrne subito un altro bel barattolone.
Fai pure tutte le domande che vuoi, a me fa molto piacere parlare di queste cose!
Chiara Tremolada
Quest’anno, con questo tempo ballerino, è stato proprio l’anno degli sciami.
Al corso abbiamo fatto anche il recupero (pratico) dello sciame 😉
Abbiamo smielato l’acacia una settimana fa, comunque ai corsisti che hanno preso le arnie già da quest’anno hanno detto di puntare a un millefiori.
L’acacia, prima delle piogge, è servita alle api per costruire i telaini, mentre con il tiglio e le altre fioriture faranno il miele, sperando che la prossima settimana il tempo sia buono, altrimenti per quest’anno ci sarà poco tiglio…
api101
Eh purtroppo è un’annata molto strana ma sul clima non ci si può far niente. Ho smielato pochissimo ma tanto quest’anno penso di ottenere miele solo per uso personale. È buonissimo e dà molta soddisfazione anche se i grattacapi non mancano.. in uno degli sciami infatti sono alle prese con una regina fucaiola, spero di riuscire a sistemare tutto la prossima settimana tempo permettendo.
Varese
come risolvi il problema della regina fucaiola?
Luca
Ciao Francesca, ne ho parlato in questo articolo: https://vitaminabee.it/arnia-fucaiola/
Sia nell’articolo che nella sezione commenti in fondo alla pagina trovi varie informazioni.
Se poi hai altre domande specifiche commenta pure lì sotto, così le risorse rimarranno a disposizione di tutti gli utenti.
Grazie e buona giornata!