Durante la stagione, ho avuto modo di raccogliere e riciclare parecchia cera dai miei alveari, quindi stamattina con qualche ora libera ho deciso di cimentarmi nella realizzazione di alcune candele con cera d’api e l’aggiunta di un olio essenziale di rosmarino che ho acquistato alla Festa del Miele di Montebello.
Le candele realizzate con cera d’api emanano un profumo molto delicato e bruciano più a lungo rispetto alle ormai comunissime candele realizzate con paraffina ed aromi artificiali, spesso molto invadenti a livello olfattivo.
I favi che ho utilizzato per queste candele erano abbastanza nuovi, ma li ho comunque sciolti a bagno maria ed ho filtrato la cera utilizzando una calza ed un colino. Per fare un altro esperimento del quale non ero del tutto sicuro ho utilizzato della cera meno pura, quindi a fine articolo noterete dalle foto la differenza nel colore del prodotto finale.

In alto la cera che ho sciolto, filtrato e fatto raffreddare, in basso a sinistra la cera spezzettata e messa a bagno maria, e nell’ultima foto la cera quasi del tutto disciolta.
Per chiunque volesse realizzare la propria candela con cera d’api è possibile contattare apicoltori locali oppure rivolgersi ad uno dei tanti negozi online che trattano cera d’api.
Solitamente viene venduta in panetti ed è quindi sufficiente spezzettarla per farla sciogliere in maniera più omogenea e metterla in un pentolino a bagno maria.
Ecco di seguito l’occorrente per realizzare le candele:
- Panetto di cera d’api (quantità da decidere in base al numero di candele da realizzare ed al tipo di stampo di cui si dispone)
- Due pentolini per sciogliere la cera a bagno maria (uno antiaderente)
- Un mestolo di legno
- Un paio di pinzette per immergere gli stoppini nella cera
- Della carta forno per proteggere le superfici
- Contenitori o stampi per le candele
- Filo per stoppini (deve essere di cotone altrimenti non brucia come dovrebbe)
- Termometro da cucina (opzionale)
- Olio essenziale preferito (opzionale)
Personalmente per queste piccole lavorazioni ho acquistato l’occorrente (ad esclusione di cera ed olio essenziale) all’Ikea con circa 15 € di spesa, in quanto sarebbe opportuno evitare di utilizzare attrezzatura da cucina che verrebbe quasi irrimediabilmente rovinata/impiastricciata di cera.

In alto una matassa di cotone adatta per la realizzazione di stoppini, in basso a sinistra la messa a bagno o ceratura degli stoppini e nell’ultima foto gli stoppini posti ad asciugare sulla carta forno.
Mentre la cera si scioglie lentamente a bagno maria, si può procedere a tagliare gli stoppini più o meno di misura, io li ho messi doppi piegandoli su sé stessi e li ho immersi nella cera solo una volta.
Cerare gli stoppini aiuta l’innesco della combustione e lega meglio lo stoppino al corpo della candela; una volta asciugati inoltre risultano più rigidi e quindi più semplici da maneggiare durante le operazioni successive. Per i più pigri, sono in vendita anche stoppini cerati, ma io ho preferito farli in autonomia.
È consigliabile coprire l’area di lavoro con della carta forno per evitare di sporcarla di cera. Una volta immersi nella cera gli stoppini vanno posti ad asciugare sulla nostra carta forno.

Termometro da cucina economico per controllare la temperatura ed olio essenziale per aggiungere un po’ di profumazione alle candele.
Quando la cera è completamente disciolta e non ci sono grumi, la si toglie dal fuoco e si fa abbassare un po’ di temperatura per aggiungere l’olio essenziale senza alterarne eccessivamente le proprietà.
Tenendo conto che la cera fonde alla temperatura di circa 62 °C, per lavorare senza termometro è sufficiente incorporare l’olio essenziale mescolando non appena si vede che la cera inizia a “stringere”.
Il pentolino va poi riscaldato nuovamente fino a rendere di nuovo la cera ben liquida per poi versarla subito negli stampi che abbiamo deciso di utilizzare.

Un ottimo stratagemma per lasciare gli stoppini in posizione finché la cera non si è raffreddata, è quello di utilizzare una molletta posizionata come nelle foto.
A questo punto inseriamo gli stoppini cerati in una molletta (come in foto) e procediamo a colare la cera. È importante non spostare le candele e gli stoppini durante il processo di raffreddamento perché altrimenti potrebbero crearsi delle crepe, quindi lasciatele raffreddare con calma.

Ecco il risultato finale, in alto e sotto, le candele realizzate con cera nuova e filtrata. Sulla destra invece, una candela realizzata scaldando scarti di fogli cerei non filtrati. La differenza nella colorazione è molto evidente.
Avendo della cera di scarto in avanzo, ne ho approfittato per realizzare una candela con uno stampino per dolci (vedi foto sopra).
Il risultato finale in entrambi i casi è stato più che soddisfacente e non appena avrò altra cera in avanzo ed un po’ di tempo sicuramente farò altri esperimenti, magari per creare qualche crema a base di cera d’api.
Ovviamente se ci sono domande postate pure nei commenti e cercherò di aiutarvi.
Apprezzerei molto vostri commenti e domande su questo articolo! Usate il box dedicato ai commenti per farmi sapere cosa ne pensate. Iscrivetevi al blog o alle nostre pagine Facebook, Twitter, YouTube ed Instagram per avere sempre aggiornamenti in tempo reale!
A presto!
Luca
fruttasdibosco
Com’è che dicono su YouTube? Primaaaaaaaaaaaa!!!! ahahah no vabbè….io ogni volta che vedo quello che fai ci rimango tipo “omg” chissà il profumo che faranno le candele *^* Comunque davvero ti ci vedo più avanti con una buona vendita di prodotti! E sono anche contenta per te, perché da quando ho iniziato a seguirti con una semplice curiosità per le apette, sto vedendo che stai facendo passi da gigante! Insomma stai realizzando il tuo sogno, no? 😛
api101
Grazie mille! La strada da fare è ancora molta e le difficoltà sono parecchie, ma ancora non ho perso nemmeno un briciolo di entusiasmo, anzi sempre più voglia di sperimentare e documentarmi!
A fine stagione mi farebbe piacere inviarti un barattolino del miele di quest’anno, per fartelo assaggiare. Se l’idea ti interessa magari fammi sapere tu come ci si può organizzare… Così poi se ti piace scrivi una recensione e mi fai pubblicità 😀
A presto!
fruttasdibosco
Ma fai bene, almeno sei determinato! E poi si vede che ci metti passione 😛 Quindi comtinua così! Io vado matta per il miele! Quindi perchè no? Sarebbe una bella collaborazione :3 mi piace l’idea!
api101
Non so come fare per contattarti in privato da qui, se vuoi puoi mandarmi via mail l’indirizzo per la spedizione, il mio contatto è: lukerimini@gmail.com
fruttasdibosco
Subito! Ti vado a mandare un’email! :3
Laura & Samantha
Perfetto Luca è proprio il post che fa per me! Dettagliato e comprensibile. Fatto proprio bene. Mi sarà di grande aiuto. Laura
Denise
Credo che tu possa aiutarmi.. ho fatto delle candele di cera d api al 100% ma ho un grossissimo problema..non bruciano..la fiammella si affievolisce..come mai? L ho messa nei barattolini degli omogeneizzati e come stoppino ho provato sia quello già cerato che quello naturale da cerare.. non mi so spiegare il motivo ti prego illuminami!
Bisogna mischiare la cera con degli oli?
api101
Ciao Denise, credo che la soluzione al tuo problema sia da ricercare nel diametro dello stoppino che stai utilizzando.
Purtroppo non ho trovato formule precise per il calcolo dello spessore dello stoppino, però posso dirti che pressappoco funziona così:
Se lo stoppino è troppo grande rispetto alla grandezza della candela, questa brucia molto rapidamente e fa parecchio fumo. Se al contrario lo stoppino è troppo piccolo, non riesce a sciogliere la cera con cui viene a contatto e quindi si spegne.
Prova a sciogliere la candela (puoi mettere i barattolini nel forno), rimuovi lo stoppino vecchio e prova con uno più spesso (se è cerato la combustione parte meglio ma non è indispensabile).
Se non hai uno stoppino più grande puoi usare quello che hai mettendolo doppio e cerandolo per formare un corpo unico come ho fatto io nelle foto di questo articolo.
Fammi sapere se sei riuscita a risolvere, buona giornata!
Alessandra
Ma per usare gli stampi da dolce o da sapone forate il fondo per far passare lo stoppino?
Luca
Sì esatto, ho forato lo stampo con un ago della grandezza sufficiente a far passare appena lo stoppino.
Il silicone tende poi a richiudersi attorno allo stoppino, quindi la cera non cola dal foro.
Per farla bruciare bene occorre utilizzare lo stoppino giusto, per cui se si tratta di una candela ornamentale va bene qualsiasi stoppino, mentre se deve bruciare occorre essere più precisi.
Prossimamente prepareremo un video a riguardo.
Buona serata!
Roberto
Ciao Luca, per prima cosa grazie per l’articolo molto interessante!:-)
Anche noi ci siamo cimentati nella produzione di una candela di cera d’api ma per qualche motivo gli stoppini tendono a spegnersi,forse perché la cera d’api e troppo dura necessità dell’aggiunta di un olio vegetale?a te è mai capitato?hai qualche consiglio? Grazie e un caro saluto Roberto e Chiara
Luca
Ciao Roberto e Chiara!
Si possono fare tranquillamente candele in sola cera d’api, la parte critica è però la scelta dello stoppino in rapporto al diametro della candela.
Se lo stoppino è troppo sottile la candela si spegne, se è troppo grande la candela brucia velocemente e produce fumo.
Se invece fa solo fatica a partire l’accensione, può essere utile cerare lo stoppino.
Io sono andato per tentativi, purtroppo non conosco la formula per calcolare lo stoppino giusto e sui libri in mio possesso le misure sono totalmente sballate.
Rosy
Ciao Luca, innanzitutto volevo complimentarmi per il tuo sito davvero molto bello e interessante! Sono nuova e vorrei iniziare a cimentarmi nella preparazione di candele a base di cera d’api seguendo ovviamente tutti i consigli 😃
Secondo te è possibile aggiungere alla cera d’api dell’olio extravergine di oliva ? E se si in che proporzione? Inoltre, vorrei chiederti cosa ne pensi degli stoppino in legno rispetto ai classici stoppini in cotone. Quale mi consigli di acquistare come “prima volta?”
Ti ringrazio.
Luca
Ciao Rosy, grazie mille per il tuo commento! Aggiungere olio d’oliva alla cera d’api significa ammorbidirla e farla diventare pastosa… Non so se è una buona idea, ma puoi comunque fare un tentativo e farci sapere come va. Per gli stoppini, l’importante è che siano della dimensione giusta per la tua candela. Se sono troppo piccoli, la fiamma non riuscirà a bruciare bene la cera. Se sono troppo grandi, faranno troppo fumo. Per saperne di più ti linko un articolo interessante pubblicato su Bee Culture, uno dei giornali apistici online più quotati in America. https://www.beeculture.com/the-right-size-wick/
Qui troverai informazioni su come calcolare la giusta misura dello stoppino attraverso dei test.
Luca
Rosy
Grazie mille Luca per la tua risposta e per l’articolo che mi hai suggerito. Vi terrò aggiornati sul mio “esperimento” 😊😊
Filippo
Ciao Luca.
Ho una domanda per te… Io sono Filippo un apicoltore hobbista. Ho provato a fare le candele con la cera pura D’opercolo delle mie api. È normale che non senta un profumo forte di cera? Nemmeno ad accenderle.
Grazie
Filippo
Luca
Ciao Filippo, la cera d’opercolo dovrebbe profumare già di suo anche senza “accenderla”.
Il profumo può essere più o meno forte in base alla qualità della cera stessa.
Certo non emanerà mai un odore forte come le comuni candele aromatizzate che si trovano in commercio.
Alessandra
Salve! Sto provando a fare le candele con cera di soia ma non profumano. Faccio sciogliere la cera e uso fragranze per candele ogni fragranza si aggiunge ad una temperatura stabilita poi faccio raffreddare e verso nei contenitori ma una volta accese il profumo e leggero quasi non si sente dove sbaglio? Fragranza aggiunta a 75 gradi e versata nel contenitore a 50gradi
Silvia
Ciao Alessandra, purtroppo non so darti consigli in merito perché non ho molta esperienza in merito a candele, profumazione, annessi e connessi. Silvia
Sara
Ciao ragazzi, vi seguo già da un pò sulla vostra pagina instagram e per caso vi ho ritrovato anche qui.
Volevo chiedervi un consiglio: anch’io mi sono cimentata nella prova delle candele in pura cera d’api, profumate con l’olio essenziale di lavanda, ma una volta seccate si sono crepate, cos’è andato storto?
Luca
Ciao Sara! Generalmente questo avviene quando la cera si raffredda troppo velocemente.
Sara
Quindi sarebbe bene farla raffreddare immersa in acqua fredda?
Luca
No, è proprio il contrario: quando la cera si raffredda troppo velocemente è facile che vengano a crearsi delle crepe.
Un raffreddamento più lento al contrario solitamente riesce a scongiurare il problema.
Michela
Ciao, ho provato a fare le candele a partire dalla cera grezza con degli stampi di bambù. Però mentre si raffreddava si è creato un “buco” tra due livelli: uno superficiale e uno poco più sotto. Ti è mai capitato?
Luca
Ciao Michela, no non ci è mai capitato ma non abbiamo mai utilizzato stampi di bambù.
Abbiamo sempre utilizzato stampi in silicone.
Michele
Buonasera, complimenti per l’articolo ben fatto. Avrei delle domande: a che temperatura va incorporato l’olio essenziale? Perché devo aspettare che la cera si raffreddi un po’ prima di incorporarlo se poi la devo riscaldare di nuovo per colarla negli stampi? In che proporzione va messo l’olio essenziale? La temperatura a cui va incorporato cambia a seconda del tipo di olio?
Grazie!
Luca
Ciao, ho una domanda per quanto riguarda la profumazione delle candele in cera d’api. Ho letto che le essenza fanno aggiunte tenendo conto del grado di infiammabilità. il problema che riscontro è che dovendo aspettare che arrivi a circa 43 gradi per inserire alcuni olii, a quella temperatura la cera tende già a solidificarsi.. Voi avete qualche info a riguardo
grazie!