Osservando le api sui fiori capita spesso di notare alcuni insetti molto simili ma con colori diversi, antenne più lunghe, parti del corpo più tozze, insomma con tantissime varianti che mi hanno sempre incuriosito.

Leggendo un articolo su Bees with eeb blog ho raccolto qualche informazione sulla tassonomia, cioè quella disciplina scientifica che si occupa della classificazione di tutti gli organismi viventi, attraverso lo studio dell’anatomia, della morfologia e della biochimica.

Secondo questa disciplina, gli organismi vengono quindi classificati in forma gerarchica; ma prima di entrare nel vivo, vediamo di capire perché tutto questo è importante.

Lo scopo della tassonomia è principalmente quello di fornirci una visione il più completa di quanto vasta sia la biodiversità sul nostro pianeta.

Inoltre, suddividendo ed organizzando tutto in gruppi, possiamo ad esempio identificare e studiare più facilmente specie potenzialmente utili per l’uomo.

Un altro evidente vantaggio è quello di creare un linguaggio comune e riconosciuto da tutti i ricercatori, per favorire lo scambio globale di informazioni ed il confronto.

Come prima classificazione, i biologi utilizzano tre KINGDOM (domìni) per la vita sulla terra: Due per i PROCARIOTI (Archaea e Batteri) ed uno per gli organismi con nuclei dotati di membrana, gli EUCARIOTI. Fra gli Eucarioti sono inclusi quindi anche gli animali. Il KINGDOM ANIMALIA vede quindi al suo interno gli esseri umani, i cavalli, i cani, gli scarafaggi, e via dicendo; fra questi possiamo trovare anche le api.

Col passare del tempo, i biologi hanno aggiunto delle sottocategorie per raggruppare ulteriormente le varie specie con caratteristiche simili. Con il sequenziamento del DNA ed altre tecniche avanzate, negli ultimi decenni ci sono stati dei cambiamenti nelle varie unità tassonomiche (dette taxa).

 

KINGDOM ANIMALIA

Partiamo quindi con il nostro viaggio all’interno del regno degli animali. Gli altri regni includono ad esempio le piante KINGDOM Plantae ed i funghi KINGDOM Fungi.

Classificazione ape mellifera

Classificazione Dominio –> Phylum –> Subphylum –> Classe –> Ordine.

 

Gli insetti appartengono al PHYLUM Euarthropoda (Artropodi) – SUBPHYLUM Hexapoda (Esapodi) –> CLASS Insecta (Insetti).

All’interno della CLASS Insecta le api si trovano nell’ ORDER Hymenoptera (Imenotteri).

Quello degli Imenotteri è un ordine molto vasto, caratterizzato dalla presenza, nella femmina, di uno speciale ovodepositore atto a deporre le uova in posti altrimenti inaccessibili, come ad esempio le cellette di un favo. L’ovodepositore in alcuni casi è andato incontro a delle modifiche evolutive, trasformandosi in pungiglione.

L’ordine degli Imenotteri comprende formiche vespe e api.

Il temibile parassita Varroa Destructor invece è parte del SUBPHYLUM Chelicerata (visibile nello schema qui sopra); la varroa è quindi un tipo di aracnide (CLASS Arachnida) ed appartiene ad un’ordine che include anche acari e zecche.

 

ORDINE HYMENOPTERA

L’ordine degli Imenotteri è diviso in due sottordini, il SUBORDER Apocrita rappresenta formiche, api e vespe mentre il SUBORDER Symphyta comprende imenotteri dotati di un torace collegato all’addome senza strozzature.

Classificazione ape mellifera

Classificazione Ordine –> Sottordine –> Infraordine –> Superfamiglia.

 

Saltando dall’ORDER alla FAMILY, spesso troviamo un gran numero di specie con decine di famiglie. Per questo i biologi hanno creato ulteriori raggruppamenti come SOUBORDER, INFRAORDER, SUPERFAMILY. 

Gli Imenotteri contengono quindi due sottordini, e il SUBORDER Apocrita contiene due infraordini. L’INFRAORDER Aculeata possiede come peculiarità principale l’aver modificato attraverso l’evoluzione l’ovodepositore in pungiglione.

Si sospetta sia proprio questo pungiglione avvelenato ad aver favorito lo sviluppo di un comportamento sociale: in una colonia con individui specializzati nella difesa (api operaie), il superorganismo può contare su maggiori chance di sopravvivenza rispetto ad altri insetti solitari.

L’INFRAORDER Aculeata comprende le api, e viene suddivisa in tre SUPERFAMILY:

  • SUPERFAMILY Apoidea: raggruppa circa 20.000 specie di api.
  • SUPERFAMILY Chrysidoidea: raggruppa circa 6.000 specie studiate ma ancora molte da catalogare, principalmente vespe parassite e predatrici.
  • SUPERFAMILY Vespoidea: vespe e formiche.

La SUPERFAMIGLIA Apoidea è divisa in tre sottogruppi: uno per alcune vespe (Spheciformes), uno per le api (Anthophila), e uno purtroppo estinto (Incertae sedis).

Classificazione ape mellifera

Classificazione Superfamiglia –> Sottogruppo –> Famiglia.

 

La prima specie conosciuta di ape, MELITTOSPHEX BURMENSIS, appartiene al sottogruppo estinto. Pensate che nel 2006 un esemplare di quest’ape vecchio 100 milioni di anni è stato ritrovato fossilizzato nell’ambra.

Melittosphex burmensis.jpg
Foto dell’esemplare di Melittosphex Burmensis. Credito: HectareaOwn work, CC BY-SA 3.0, Link

 

Le api come abbiamo detto sono all’interno del SUBGROUP Antophila, che contiene sette famiglie. Queste famiglie vanno a formare le categorie principali di api, ed è proprio all’interno di questo sottogruppo che possiamo approfondire per riconoscere le api quando osserviamo i fiori nel nostro apiario, in giardino, oppure durante una passeggiata all’aperto. Ecco la lista:

  • FAMILY Andrenidae: rappresentano oltre 2.000 specie, sono api solitarie e che solitamente scavano nidi nel terreno.
  • FAMILY Apidae: è la famiglia più vasta e comprende oltre 5700 specie. Comprende l’ape legnaiola (xylocopa violacea), i bombi, api senza pungiglione, api delle orchidee e l’ape mellifera.
  • FAMILY Colletidae: rappresenta oltre 2.000 specie di api solitarie. Questa famiglia include anche le api “faccia gialla” native delle Hawaii.
  • FAMILY Halictidae: è la seconda famiglia per varietà di specie, comunemente chiamate “api del sudore”, in quanto sono spesso attratte dalla sudorazione. Queste api sono solitamente molto piccole, dal colore scuro o metallico.
  • FAMILY Megachilidae: fanno parte di questa famiglia le “api tagliafoglie”, comprende oltre 4000 specie in tutto il mondo. La peculiarità delle femmine di queste api è che hanno delle “frange” di pelo per la raccolta del polline al di sotto dell’addome anziché nelle zampe.
  • FAMILY Melittidae: Si tratta di una piccola famiglia con circa 200 specie descritte. Comprende un tipo di ape presente in Africa e nelle zone temperate del nord.
  • FAMILY Stenotritidae: è la più piccola fra le famiglie di api, con circa 21 specie diffuse in Australia che costruiscono le loro tane nel terreno.

Un gran numero di api ricade all’interno della famiglia delle Apidae (Apidi). Questa famiglia è suddivisa in 3 SUBFAMILY, e da lì in numerose TRIBES (Tribù). Il termine tassonomico tribù ovviamente è solo un nuovo metodo per suddividere ulteriormente le sottofamiglie in gruppi comuni. Per un’ulteriore suddivisione viene utilizzato anche il raggruppamento SUBTRIBE (Sottotribù).

Classificazione apis mellifera

Classificazione Famiglia –> Sottofamiglia –> Tribù.

 

Esistono due sottofamiglie non presenti nel diagramma. Le api della SUBFAMILY Nomadinae sono comunemente chiamate “api cuculo”, possiamo vederle dormire sospese con le mandibole agganciate a fiori o vegetazione; comprendono 31 generi e 10 tribù. Le api della SUBFAMILY Xylocopinae sono principalmente api solitarie, fra cui possiamo citare l’ape legnaiola.

La SUBFAMILY Apinae è divisa in 15 diverse tribù, fra cui troviamo la TRIBE Apini alla quale appartiene l’ape mellifera. Cinque sono le tribù che rappresentano le specie di api più conosciute:

  • TRIBE Anthophorini (spesso per questa tribù si fa riferimento alle api scavatrici, comprende oltre 750 specie).
  • TRIBE Apini (All’interno della tribù Apini, due specie comprese nel genere possono essere allevate dall’uomo: apis mellifera ed apis cerana).
  • TRIBE Bombini (Bombi).
  • TRIBE Euglossini (Conosciute anche come “api delle orchidee”, nome dovuto alla capacità dei maschi di estrarre essenze profumate dai fiori di diverse orchidee, utilizzando queste essenze per attirare le femmine a scopo riproduttivo).
  • TRIBE Meliponini (comprende oltre 500 specie, si tratta di un vasto gruppo di api senza pungiglione. Attenzione a non confondersi però, pur non avendo il pungiglione queste api sono in grado di mordere in maniera molto efficace per la difesa del nido).

Abbiamo finalmente raggiunto l’ape mellifera. Il diagramma che segue mostra il singolo GENUS vivente e relativo SUBGENUS dell’ape mellifera.

Classificazione apis mellifera

Classificazione Tribù Genus Subgenus Specie

 

Il nome scientifico di una specie consiste nel nome del GENUS più il nome della specie, ed è solitamente scritto in corsivo. Apis cerana, l’ape asiatica, è l’ospite originario di varroa destructor. Esistono sette specie riconosciute all’interno del GENUS Apis.

Il SUBGENUS Apis comprende quattro specie:

  • Apis cerana
  • Apis koschevnikovi
  • Apis mellifera
  • Apis nigrocinta

La nostra Apis mellifera viene poi suddivisa in diverse SOTTOSPECIE, anche se spesso (erroneamente) vengono volgarmente chiamate “razze”. Se consideriamo solo l’Europa abbiamo:

  • Apis mellifera mellifera
  • Apis mellifera artemisia
  • Apis mellifera carnica
  • Apis mellifera cecropia
  • Apis mellifera iberiensis
  • Apis mellifera macedonica
  • Apis mellifera mandaros
  • Apis mellifera ruttneri
  • Apis mellifera siciliana
  • Apis mellifera sossimai
  • Apis mellifera ligustica (ape italiana).

 

La resa dei conti

Mettendo tutto quanto assieme, ecco quindi la gerarchia tassonomica completa della nostra ape mellifera, stavolta in italiano:

Dominio Eukaryota (Eucarioti)

Regno Animalia (Animali)

Phylum Euarthropoda (Artropodi)

Subphylum Hexapoda (Esapodi)

Classe Insecta (Insetti)

Ordine Hymenoptera (Imenotteri)

Sottordine Apocrita (Apocriti)

Infraordine Aculeata (Aculeati)

Superfamiglia Apoidea (Apoidei)

Sottogruppo Anthophila

Famiglia Apidae (Apidi)

Sottofamiglia Apinae (gran parte delle api “Apidae” eccetto la cuculo, la legnaiola, ed alcune api solitarie)

Tribù Apini

Genus Apis

Sottogenus Apis

Specie Apis mellifera

Sottospecie Apis mellifera ligustica

 

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A presto!

Luca


Fonti:
Servadei Antonio, Zangheri Sergio, Masutti Luigi. Entomologia generale ed applicata. Edizioni CEDAM. Padova, 1972.
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