Un altro importante passo avanti da parte del team di Life StopVespa in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino ed il Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino.

Il progetto nasce da un’idea di Marco Porporato e Simone Lioy, con la partecipazione di Riccardo Maggiora e Daniele Milanesio.

L’operazione consiste sostanzialmente nel catturare una vespa velutina con un retino, per poi incollarle sul dorso un segnalatore. A questo punto tramite apposite apparecchiature vengono seguiti i suoi spostamenti, al fine di determinare l’esatta posizione del nido. Ciò permette di distruggere il nido rendendo la lotta alla diffusione della velutina molto più efficace.

Abbiamo già parlato in questo articolo di vespa velutina e delle difficoltà che si hanno nel localizzare e distruggere i suoi nidi, dato che vengono spesso costruiti in cima ad alti alberi frondosi o anche su cornicioni fino a 20 metri di altezza.

Già un team di franco-inglesi aveva intrapreso una strada simile, grazie alla quale si era in grado di scovare un nido in sole 2-3 ore, con l’impiego di due sole persone. Il costo per le apparecchiature ammontava a 2.300 € più 160 € per ogni transponder da applicare alle vespe. Per dettagli leggi l’articolo su stopvelutina.it.

Non si può certo risolvere completamente il problema, ma senz’altro la tecnologia ci viene finalmente in aiuto per limitare la diffusione di questo insetti così dannoso per le api.

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Luca


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